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Mentre stiamo seguendo un regime alimentare per rieducarsi a mangiare, cioè quando “facciamo la dieta”, ci sentiamo quasi costretti a dover rinunciare ai momenti sociali che prevedono la presenza di cibo, impauriti dal fatto di non saper gestire situazioni ricche di tentazioni. Pensiamo: “ma se esco stasera con gli amici al ristorante come farò a mantenere la dieta? Sarà impossibile e rovinerò tutto ciò che di buono ho fatto finora”.

Ora, la “trasgressione alimentare” è un momento che accade, che viene vissuto più o meno da tutte le persone, che seguano una dieta dimagrante o meno. Il problema non è tanto il verificarsi di questo momento, quanto l’interpretazione dell’avvenimento. Mi spiego meglio. Ci sono molti fattori che spingono affinché la trasgressione accada e remano contro la buona riuscita della nostra dieta, fattori sia nostri che esterni a noi. Per prima cosa bisogna ricordarsi che noi a volte siamo i primi “nemici” della nostra dieta, data la nostra condizione umana di trasgressori. Dobbiamo accettare questo dato di fatto, che ci piaccia o no. In secondo luogo anche la società e gli stimoli esterni cercano di sabotare i nostri sforzi, incoraggiando il mangiare eccessivo e facendoci sentire “un di meno” solo perché siamo a dieta oppure “asociali” solo perché vogliamo imparare a mangiare! Le feste, le ricorrenze, le vacanze…sono situazioni molto particolari in cui il nostro regime alimentare viene posto sotto stress e rischiamo di incappare in errore.

La soluzione è andare in eremitaggio per fuggire a tutte le tentazioni, chiudendoci in un bizzarro ascetismo gastronomico? Certamente no! In realtà, possiamo sfruttare a nostro favore gli eventi sociali e le cene con gli amici: innanzitutto perché sono momenti belli, e poi perché sono un’occasione per valutare a che punto si è con il percorso educativo: si può mangiare bene e con moderazione anche in quelle occasioni. È solo un problema di capacità, che si acquisisce con l’allenamento, il tempo e la fatica.

Aiutiamoci a gestire l’alimentazione alle feste, in vacanza, negli eventi speciali o semplicemente al ristorante. Sicuramente l’estate è il periodo più critico poiché aumentano le occasioni per rimanere fuori. Ma c’è anche chi per motivi lavorativi si trova costretto ad affrontare quotidianamente il tema “ristorante”. Come gestire al meglio queste occasioni? Vediamo qualche trucchetto per non cedere a troppe tentazioni.

Quando sappiamo che ci troveremo in circostanze “difficili” per la nostra dieta, dobbiamo almeno impegnarci a non trasgredire più per il resto della giornata; inoltre può essere utile stabilire autonomamente un piccolo pegno da pagare, fattibile, il giorno dopo, per compensare la trasgressione fatta.

Se sappiamo di essere in un periodo dove per un motivo o per un altro siamo costretti a mangiare spesso fuori casa, dobbiamo reagire facendo più attività fisica nei giorni precedenti. Se usciamo con gli amici facciamo in modo che la trasgressione abbia un senso: assaggiamo solo i piatti speciali, quelli che a casa non potremmo gustare! Inutile imbottirsi di pane e patate…

Quando siamo al ristorante dobbiamo evitare di arrivare troppo affamati: molti, se escono a cena, tendono a mangiare poco a pranzo. Questo, inevitabilmente, espone a maggiori rischi di perdere il controllo al ristorante. Un altro trucchetto è ordinare per primi: spesso si è influenzati dal comportamento degli altri e ci si fa trascinare in scelte poco felici!

Comunque vada, non facciamone un dramma: andare fuori strada capita a tutti e fa parte del lungo percorso di educazione al cibo che ognuno di noi deve fare. Quindi su con la vita, e siate contenti di mangiare cose buone! Sarebbe un peccato che il rimorso togliesse anche il piacere della tavola…

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