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Il nostro organismo può vivere perché continuamente si svolgono in esso due funzioni fondamentali:

La funzione plastica.
In dieci mesi circa il 70% delle cellule del nostro organismo vengono sostituite. Il nostro corpo è una realtà in continuo e rapido rinnovamento. Questo incessante ricostruirsi richiede “materiale di costruzione”: aminoacidi, acidi grassi essenziali, sali minerali, vitamine…, che devono essere forniti in quantità e qualità adeguata. Se questo non avviene la ricostruzione dei tessuti avviene male, con carenze che portano a malattie degenerative o a gravi disturbi metabolici.

La funzione energetica.
Il nostro organismo per funzionare deve essere rifornito costantemente di energia. Questa http://cialis-discount-coupon.com/ funzione è talmente fondamentale che vengono costituite delle riserve nel nostro organismo, per sopperire all’eventuale mancanza di ingestione di nutrienti. L’ingestione del cibo quindi, oltre alla funzione plastica, ha lo scopo fondamentale di fornire energia e rinnovare le scorte energetiche.

Queste due funzioni sono interamente sopperite dall’alimentazione. Una buona o una cattiva alimentazione fanno la differenza tra stato di salute o stato di malattia.
Il primo, fondamentale, pilastro dell’alimentazione secondo Kousmine è l’importanza data agli acidi grassi polinsaturi, cosiddetti essenziali, o “vitamina F”. Questi sono: l’acido linoleico, l’acido alfa-linoleico, l’acido gamma-linoleico, l’acido omo-gamma-linoleico e l’acido arachidonico.
La funzione di tali acidi grassi è quella di assicurare l’impermeabilità delle membrane; tale integrità di membrana è importantissima soprattutto a livello intestinale; tra l’altro, anche in situazioni normali, il passaggio di agenti estranei, provenienti dall’intestino, che raggiungono il sangue e la linfa per poi arrivare al fegato ed essere depurati è inevitabile.              A questo punto il fegato agisce da filtro e per far questo è costretto ad eliminare gli agenti tossici utilizzando gli organi emuntori. Una volta che tali organi non funzioneranno più adeguatamente, l’organismo dovrà trovare altre “valvole di sfogo” per poter sopravvivere, con il rischio di accumuli tossinici in altri organi e cronicizzazione di malattie.

Altro cardine del metodo Kousmine è l’importanza data all’azione delle prostaglandine, la cui azione è comunque strettamente legata anche a quella degli acidi grassi polinsaturi.
Si può già da qui intuire che il metodo Kousmine non focalizza la sua attenzione su un modo di mangiare per dimagrire, ma è un metodo globale, che inquadra l’alimentazione come enorme strumento di prevenzione o di aggravamento di malattie, a seconda di come viene utilizzata. Kousmine infatti sostiene che le malattie possono essere interpretate come uno squilibrio del sistema immunitario che presenta soprattutto un eccesso di PGE2 e una carenza di PGE1.
Il metodo alimentare Kousmine si può riassumere in questi punti fondamentali:
a) Equilibrio dei nutrienti e dei pasti nella giornata, con utilizzo di cibi biologici e integrali, che si può riassumere nel motto “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”
b) Integrazione vitaminica adeguata e utilizzo di oli sempre ottenuti da spremitura a freddo e con alta concentrazione di acidi grassi polinsaturi
c) Deacidificazione dell’organismo, attraverso la scelta di cibi poco acidificanti
d) Pulizia intestinale.

 

Equilibrio dei nutrienti e dei pasti nella giornata, con utilizzo di cibi biologici e integrali,
che si può riassumere nel motto “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”.

 

La colazione secondo Kousmine: è rappresentata dalla “crema Budwig”.

Il pranzo secondo Kousmine: è proposto secondo un equilibrio tra proteine, cereali e verdure, nella seguente proporzione. Kousmine indicava le percentuali degli alimenti in base ad una suddivisione ipotetica da un punto di vista volumetrico. In questi anni invece sono state fatte delle correlazioni con la dieta Zona, per cui le percentuali rappresentano il contributo nel pasto in termini di calorie.

La cena secondo Kousmine: ricalca la struttura del pranzo, ma senza l’apporto di proteine.

Integrazione vitaminica adeguata e utilizzo di oli sempre ottenuti da spremitura a freddo

e con alta concentrazione di acidi grassi polinsaturi

 

Kousmine è fautrice di una supplementazione con alti dosaggi di vitamina C, sulle orme degli insegnamenti di Pauling, Nobel per la chimica nel 1954. Gli studi di Pauling sono sempre stati molto criticati e non ci sono evidenze univoche sull’efficacia terapeutica di tali dosaggi. Altri studi sostengono che dosaggi da 1 a 5 grammi di vitamina C contribuiscono alla progressione dei tumori nell’uomo e che sono una dose vicino a quella letale (100 grammi al giorno) può provocare un arresto della crescita tumorale. Altri ancora riferiscono addirittura come alte dosi di vitamina C possano interferire con l’efficacia dei trattamenti chemioterapici.

Più interessante è invece l’invito ad assumere acidi grassi polinsaturi, che è poi diventato uno dei capisaldi della dieta Zona. Nella tabella sono riportate le percentuali dei grassi contenuti nei diversi oli, secondo Kousmine.


Kousmine sostiene che non esiste un olio ideale, ma bisognerebbe costruirlo, mescolando i diversi oli e poi conservando la preparazione in frigo.
Questa la modalità di preparazione:

Deacidificazione dell’organismo, attraverso la scelta di cibi poco acidificanti

 

L’acidosi è una stato pericoloso del nostro organismo: crea stanchezza, stati infiammatori nei tessuti, sofferenza della mielina del sistema nervoso, aumento dei radicali liberi… Normalmente è sottovalutata, malgrado la gravità dei disturbi che può procurare. Il livello di acidità del nostro organismo va perciò tenuto sotto controllo.
Il metodo migliore è il controllo dell’acidità delle urine, che può essere effettuato facilmente da chiunque. Occorre procurarsi in farmacia un misuratore del pH (cartina di tornasole): sono venduti sotto forma di stiks (striscioline) o di rotolini di carta speciale (più economici). L’acidità si misura in tre momenti della giornata:
• seconda urina del mattino (quella dopo colazione)
• prima di pranzo
• prima di cena.
È essenziale per la salute del nostro organismo che il pH delle nostre urine non scenda sotto 7 (l’ideale sarebbe 7,3). Normalmente se l’alimentazione è equilibrata, l’acidità rientra nella norma, ma non sempre, perché le cause dell’acidificazione sono numerose:
a) l’assunzione eccessiva di alimenti acidificanti per tutti (proteine animali, cereali, legumi, zucchero bianco, alcol);
b) la carenza di oligoelementi e vitamine
c) le sostanze chelanti provenienti dall’inquinamento;
d) la scarsità di ossigenazione nei soggetti sedentari;
e) un’insufficienza funzionale endocrina;
f) il sovraffaticamento fisico;
g) disturbi degli organi emuntori (per es. insufficienza renale);
h) l’uso di farmaci di tipo chimico;
i) alcuni stati psicologici (collera, preoccupazione, paura, ecc.).

Occorre agire il più possibile contro tutti questi fattori. Se il pH rimane comunque basso (sotto il 7) occorre intervenire con un deacidificante: Per un intervento saltuario bastano il bicarbonato o il citrato di sodio (normalmente si usa un cucchiaino raso di bicarbonato o colmo di citrosodina una o due volte al giorno, a metà mattino e prima di coricarsi, comunque almeno due ore dopo i pasti o un’ora prima). Se il problema dovesse prolungarsi occorre usare un deacidificante con basso contenuto di sodio.

Bisogna quindi innanzi tutto correggere l’alimentazione con una dieta più equilibrata. Ecco una tabella di sostanze acidificanti, neutre o deacidificanti che può aiutare a correggere l’alimentazione.

Sostanze animali molto acidificanti
Pesce
Frutti di mari e altri molluschi
Crostacei
Tutte le carni, soprattutto i salumi
Uova intere
Formaggi stagionati (il più alto è il parmigiano!)

Sostanze animali moderatamente acidificanti
Formaggi freschi spalmabili

Sostanze animali sostanzialmente neutre
Latte
Burro
Yogurt

Sostanze vegetali molto acidificanti
Arachidi tostate
Noci
Banane
Riso integrale

Sostanze vegetali moderatamente acidificanti
Ciliegie
Tutti i cereali e le farine
Pane di segale e di frumento
Le paste
I legumi (tranne i fagioli che sono deacidificanti)

Sostanze vegetali deacidificanti
Tutta la frutta (tranne ciliegie e banane), soprattutto l’uva (quasi dieci volte più deacidificante della media della frutta!)
Tutte le verdure, soprattutto spinaci, sedano, cavolfiore, carote, zucchini.
Fagioli.

Bevande.
La birra e il vino non sono acidificanti.
Lo sono i superalcolici.

Osservazione importante: non occorre (anzi non si deve) eliminare tutte le sostanze acidificanti, ma solo equilibrarle con le altre. Ci sono altri problemi alimentari importanti di cui dobbiamo tenere conto: per es. il pesce è, dopo il formaggio, il prodotto animale più acidificante. Ma è una fonte importante di omega-3, quindi va assunto almeno due volte alla settimana, equilibrandolo con verdure nello stesso pasto.
Bisogna tener conto anche della quantità consumata. La banana, che è abbastanza acidificante, è mescolata nella crema Budwig con altra frutta decisamente deacidificante. Ne risulta un pasto sostanzialmente neutro.
Come sempre va evitata ogni ossessione: in genere è sufficiente la regola fondamentale di variare molto gli alimenti e di fare pasti composti di cibi diversi, mescolando nello stesso pasto verdure e frutta (tendenzialmente deacidificanti) con cereali (spesso acidificanti) e proteine animali (sempre acidificanti).
Occorre poi bere molto (anche durante i pasti, ma soprattutto lontano dai pasti): un litro e mezzo di acqua al giorno (due litri d’estate).

 

Pulizia intestinale

Secondo Kousmine una persona che mangia male per anni rovinandosi l’intestino non risolverà i suoi problemi solo modificando le sue abitudini alimentari: fintanto che il colon non verrà perfettamente pulito con l’aiuto regolare di enteroclismi praticato per un certo periodo di tempo, qualsiasi affezione clinica non potrà essere risolta. Le pratiche per la pulizia intestinale sono 2: enteroclismi e irrigazione del colon.

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