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Durante l’inverno è difficile svolgere attività fisica. Come affrontarlo al meglio?

Le temperature sono crollate, la neve ha imbiancato gran parte dell’Italia e, a parte gli amanti della “settimana bianca”, la paura del freddo e di ammalarsi rischia di prendere il sopravvento. Come fare allora?

Innanzitutto, il freddo non fa ammalare. Riflettiamoci su: perché gli alimenti si mantengono in frigo? Perché il freddo limita fortemente la riproduzione dei microrganismi. Lo stesso vale per i microrganismi colpevoli delle malattie di stagione. Al contrario, ambienti umidi, senza riciclo di aria e con elevate temperature favoriscono trasmissione e proliferazione.

Serve allora il giusto equipaggiamento per allenarsi e stare all’aperto. Gore-tex, polartec, pile, k-way, microfibra, cotone, lana, poliestere… sono tantissimi i materiali che permettono l’isolamento dal calore, la protezione dal freddo e il riscaldamento.

Vestiti a strati e prediligi la comodità durante lo svolgimento della tua attività, privilegiando il centro del corpo: busto, collo e testa in particolare. Se queste zone sono al caldo, l’organismo sarà in grado di distribuire il sangue, veicolo di calore, ossigeno e sostanze nutritive, verso la periferia corporea favorendo l’efficienza organica.

Tutti gli indumenti termici sono ottimi per controllare calore e favorire l’evaporazione del sudore durante l’attività e sono da indossare a contatto diretto con a pelle, salvo allergie. Aggiungi gli strati che ti occorrono non dimenticando che muovendoti avrai caldo, perciò non esagerare, trova il tuo equilibrio.

Attenzione! gli indumenti che ti proteggono dal vento riducono l’evaporazione del sudore, fondamentale per regolare la temperatura interna, comportando un aumento della sudorazione ed una enorme perdita di liquidi. Per questo, se l’ambiente non lo richiede evita di utilizzarli. Per esempio: se ami correre copri bene il centro del corpo e vai. Il corpo si riscalderà e regolerà al meglio la temperatura.

Se decidi di allenarti all’aperto, prediligi le ore più calde della giornata, ad esempio in pausa pranzo, così eviterai ghiaccio, temperature troppo basse e umidità troppo elevata.

Gli stessi accorgimenti valgono in palestra: per allenarsi, una temperatura di 20° gradi è sufficiente per l’autoregolazione dell’organismo. Non coprirti come se fossi all’aperto, magari indossa una felpa pronto a toglierla appena la temperatura corporea si innalzerà e non chiedere alla palestra di alzare il riscaldamento, piuttosto il contrario.

Non dimenticare di bere, evitando che provenga dal frigo. In particolare se ci sono temperature molto basse, le bevande calde aiuteranno ad innalzare la temperatura dall’interno.

L’alcol non riscalda. Un altro falso mito. Infatti, esso produce una rapida vasocostrizione, dando la sensazione di calore ma, nel lungo periodo, causa vasodilatazione dunque dispersione di calore. Anzi il suo eccesso, inibisce la regolazione della temperatura a livello ipotalamico.

E i bambini? L’attività fisica è un aspetto fondamentale per la loro crescita. Tuttavia, rispetto all’adulto hanno un rapporto superficie/massa corporea maggiore. Questo vuol dire che hanno più difficoltà a regolare la temperatura, raffreddandosi e riscaldandosi più rapidamente. Anche per loro la regola degli “strati” è fondamentale, permetterà di svestirli e rivestirtirli rapidamente.

Regola finale valida per grandi e piccini: la doccia calda e subito dopo aver finito l’attività, asciugando bene corpo e capelli. Se si è in piscina, in palestra o in un campo sportivo, utilizza lo spogliatoio, non aspettare il ritorno a casa. È importante riequilibrare la temperatura, rilassarsi, igienizzare il corpo ed evitare di stare al freddo sudati, lasciando che il sudore si asciughi sulla pelle, che rappresenta il modo migliore per rovinare l’attività svolta, avere fastidiosi dolori muscolari, articolari e ammalarsi.

 

 

 

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