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Il dolore alla schiena è una delle patologie tipiche del nostro tempo. In questo articolo presentiamo gli strumenti per conoscerlo, prevenirlo e curarlo in modo corretto

Il dolore alla schiena è una delle patologie tipiche del nostro tempo. È riportato come uno, se non il principale, dei problemi socioeconomici e di salute associati ad assenteismo, disabilità e costi elevati per pazienti e società.

Parlando di questa fastidiosa patologia, in particolare se cronica, bisogna sottolineare l’importanza del movimento.
Il riposo, tranne nei periodi di dolore acuto dove va effettuato in posizione stesa, non è mai la soluzione adeguata.

Infatti, protrarre nel tempo il concetto “se non mi muovo, sto meglio” porterà a un beneficio solo passeggero e ad una perdita progressiva della tonicità muscolare, complessiva del tronco e delle conseguenti capacità funzionali nella vita di tutti i giorni.

Un altro elemento da non sottovalutare è riferito alla principale posizione corporea assunta durante le attività quotidiane: la posizione seduta.

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, stare seduti non è affatto una posizione salutare per l’uomo in quanto può aumentare la pressione intervertebrale sui dischi anche del 270%.

Aumentare la pressione su queste zone comporta, oltre allo schiacciamento eccessivo dei dischi, la riduzione della microcircolazione a tronco e arti inferiori, interferendo con le normali attività omeostatiche organiche e sfociando così in problemi circolatori, posturali ed infiammatori.

Ecco spiegata l’importanza di stare in posizione eretta e muoversi, come presentato anche nelle linee guida italiane per lombalgia. Altrettanto importante sarà seguire esercizi programmati da un professionista e svolgerli in modo corretto.

Una metanalisi, pubblicata nella Cochrane Library, esamina i dati di 29 studi randomizzati per un totale di 2.431 uomini e donne di età compresa tra i 22 e i 55 anni, studiando l’impatto dell’utilizzo di esercizi di rafforzamento e controllo muscolare nel trattamento del dolore lombare rispetto ad altre forme di esercizio o al non svolgimento di alcuna attività. Gli autori hanno scoperto che l’esercizio della muscolatura vertebrale è associato ad un miglioramento del dolore e della disabilità.

Sulla base di quanto detto, si potrà, confrontandosi con il proprio medico ed uno specialista delle scienze motorie, seguire le seguenti indicazioni:

– Svolgere attività fisica regolarmente (es: cammino, nuoto, bici) per migliorare la circolazione;

-Imparare un corretto programma preventivo-terapeutico basato sulle proprie esigenze e sulle proprie caratteristiche posturali;

-Imparare ad alternare i periodi di tempo passati seduti con altrettanti in piedi;

-Imparare a sollevare e gestire correttamente i pesi, in particolare quelli pesanti, utilizzando una corretta attivazione dei distretti    muscolari e le catene miofasciali su tutti piani di movimento;

-Rivalutare le proprie attività quotidiane, ponendo al centro il benessere della propria schiena;

-Svolgere l’attività fisica che più ci soddisfa, limitando o escludendo, in particolare se soffriamo di una sintomatologia cronica,  quelle attività che prevedono sollecitazioni eccessive alla colonna vertebrale.

Ora che abbiamo imparato come affrontare il dolore lombare siamo in grado di prevenirlo o di prendercene cura in modo consapevole, ricordandoci sempre di farci consigliare da professionisti del mestiere che possono aiutare a rendere efficace e duraturo nel tempo il programma di allenamento preventivo-terapeutico.

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