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Ci sono alcune persone che soffrono di allergia ai latticini. Sappiamo bene quanto le allergie di questo tipo possano essere fastidiose: mal di pancia lancinanti, infiammazioni all’intestino, difficoltà nella digestione e altre complicazioni davvero antipatiche. Sappiamo anche che diverse persone scelgono di non assumerlo più. La domanda è: c’è un modo per soddisfare il fabbisogno giornaliero di calcio senza mangiare o bere latticini?

Secondo l’Istituto nazionale della salute americano, il corpo mantiene un livello costante di calcio nei fluidi corporei per sostenere funzioni come la contrazione dei muscoli, l’espansione e contrazione dei vasi sanguigni, la secrezione di ormoni ed enzimi, oltre che per alimentare il sistema nervoso. Ma la cosa sorprendente è che la quantità di calcio presente nei fluidi corporei è solo l’1% del totale presente nell’organismo. Il resto è immagazzinato nelle ossa e nei denti.

L’apporto di calcio deve essere maggiore nell’infanzia e nell’adolescenza, per sostenere il processo di crescita e di sviluppo del corpo. In generale, si consiglia di assumere almeno 1000 mg di calcio al giorno. Come fare quindi se nostro figlio è allergico al latte? Le alternative, per fortuna, non mancano, basta solo essere curiosi e trovarle. Ecco qualche suggerimento.

La prima alternativa è quella del latte di soia fortificato, che contiene ben 368 mg di calcio per 150 ml. Altre risorse sono più insospettabili. Per esempio, una vera e propria miniera di calcio l’abbiamo molto spesso sotto il naso: il cavolo, che in 150 grammi bolliti contiene circa 357 milligrammi di calcio. Anche altre varietà: il cavolo ricco ne contiene 94 mg, mentre il cavolo cinese 74 mg (sempre su 150 gr, da mangiare crudo). Tenendo sempre 150 grammi circa come parametro, passiamo ai fagioli dall’occhio nero (i black eyed peas) che contengono ben 211 mg grammi di calcio.

Se siamo golosi di frutta non disperiamo e facciamo scorta di arance, che ci forniscono 72 gr di calcio ogni 150 grammi di prodotto. Se siamo appassionati di cucina orientale e ci piace il tofu, tanto meglio. Il tofu duro, fatto con solfato di calcio è pieno zeppo per l’appunto di calcio (circa 400 mg per 150 gr). Per finire, anche con un bel dolce alle mandorle potremmo rimediare alla mancanza di latte nella nostra dieta: le mandorle infatti forniscono 72 mg di calcio per 150 gr.

Se vogliamo mantenere le nostre ossa forti, oltre che sostituire la mancanza di latticini con gli alimenti che abbiamo elencato, dobbiamo seguire qualche altro consiglio. La prima cosa da fare è controllare l’assunzione di sodio (sale): un livello alto di sodio nel sangue, infatti, spinge l’organismo a compensare inserendo in circolazione più calcio, togliendolo alle ossa. La stessa cosa vale per le proteine, caffè e alimenti integrali. L’esercizio fisico è un’altra condizione necessaria per il mantenimento delle ossa sane. Stressando le ossa (per esempio correndo), infatti, si stimola il corpo a rafforzarle.

Ultimamente, il ruolo della vitamina D è stato rivalutato molto per quanto riguardo il rafforzamento osseo, tanto da compararlo all’azione del calcio. La vitamina D è proprio quella che aiuta l’assorbimento di calcio da parte dell’organismo. Per la Harvard School of Public Health, “l’assunzione di vitamina D per la salute delle ossa è tanto importante quanto quella di calcio”. Salmone, tonno, alcuni cereali, sono alimenti ricchi di questa vitamina, che si acquista anche esponendosi ai raggi solari.

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