PRIMA CARATTERISTICA: NON PESARE GLI ALIMENTI – EDUCARSI AL CONTROLLO
E’ una delle cose che maggiormente viene richiesta dalla persona: seguire un regime alimentare, senza l’assillo di dover pesare gli alimenti; i ritmi di vita che sosteniamo, infatti, raramente ci permettono di controllare in modo attento le quantità degli alimenti. Ma, il fatto che non si debbano seguire quantità specifiche per ciascun alimento, non deve indurre la persona in errore, anzi la deve spingere ad avere una maggiore responsabilità: ecco perché parliamo di educazione al controllo.
Se non vogliamo pesare gli alimenti, ci assumiamo la responsabilità di lavorare, affinché la dieta sia una modalità educativa per ciò che riguarda il controllo delle porzioni.
L’educazione al controllo passa attraverso 4 regole fondamentali, che devono sempre essere applicate nella nostra dieta:
- RIDURRE IL NUMERO D’INGREDIENTI NEL PASTO
- PER CIASCUN ALIMENTO, MANTENERE LE QUANTITA’ RISPETTO AL PROPRIO SOLITO, MA ASSOLUTAMENTE NON AUMENTARLE
- RUOTARE ADEGUATAMENTE LE COMBINAZIONI E GLI ALIMENTI (non ci si può saziare solo con gli alimenti che piacciono di più)
- SEGUIRE UN REGIME CON ALCUNI PASTI PROTEICI IN ASSENZA DI CARBOIDRATI
Soffermiamoci insieme sulle prime due regole.
- RIDURRE IL NUMERO D’INGREDIENTI NEL PASTO
- PER CIASCUN ALIMENTO, MANTENERE LE QUANTITA’ RISPETTO AL PROPRIO SOLITO, MA ASSOLUTAMENTE NON AUMENTARLE
L’ esperienza dice che, se esse sono ben applicate, permettono una soddisfacente riduzione dell’introito calorico, senza stressare la persona a pesare rigorosamente gli alimenti.
Per chiarirci meglio le idee, facciamo un esempio. Ipotizziamo che la nostra giornata tipo, da un punto di vista alimentare sia composta nel modo seguente:
Colazione: latte, caffè, zucchero, brioche
Pranzo: pasta con pomodoro e parmigiano, verdure con olio e aceto, pane, frutta, vino
Merenda: un pacchetto di crackers
Cena: formaggio, verdure con olio e aceto, pane, frutta, vino.
Se in una situazione di questo genere togliamo lo zucchero dalla colazione, la frutta del pranzo la spostiamo a metà mattino, mentre togliamo il pane a pranzo; mettiamo poi al posto del formaggio, a cena, carne o pesce e portiamo la frutta a metà pomeriggio, al posto dei crackers.
Colazione: latte, caffè, brioche
Spuntino: frutta
Pranzo: pasta con pomodoro e parmigiano, verdure con olio e aceto, vino
Merenda: frutta
Cena: carne o pesce, verdure con olio e aceto, pane, vino.
In questo modo, abbiamo già ottenuto un risparmio calorico di circa 500 Kcal. Con sistemi simili, ma più articolati, possiamo arrivare a risparmiare circa 3.800 – 4.000 Kcal a settimana, per un totale di 15.000 – 16.000 Kcal al mese: un simile risparmio ci può tranquillamente permettere di perdere 2.5 – 3.0 Kg di peso al mese.
Tra l’altro è chiaro che riducendo il numero d’ingredienti per ogni pasto, matematicamente si abbassano le possibilità che una persona possa commettere errori nella preparazione del pasto, perché i parametri che deve tenere d’occhio sono sicuramente pochi (la presenza o meno di tre o quattro o cinque ingredienti).
Un aiuto sostanziale alla riuscita della dieta ci è dato comunque dalla terza e quarta regola e cioè:
- RUOTARE ADEGUATAMENTE LE COMBINAZIONI E GLI ALIMENTI (non ci si può saziare solo con gli alimenti che piacciono di più)
- SEGUIRE UN REGIME CON ALCUNI PASTI PROTEICI IN ASSENZA DI CARBOIDRATI
L’applicazione di un regime lievemente iperproteico IN ALCUNI PASTI è fondamentale per ottenere un certo dimagrimento con questo sistema. Ferma restando la convinzione che lo stile alimentare di tipo mediterraneo è decisamente migliore rispetto a regimi sbilanciati, che, tra l’altro, aboliscono o riducono drasticamente il consumo di carboidrati, in questa fase è comunque opportuno utilizzare dei pasti con scarso contenuto di cereali. La scelta di fornire un regime lievemente iperproteico (SOLO IN ALCUNI PASTI) è solo un passaggio provvisorio, che deve portare la persona ad imparare meglio a gestire uno stile di vita mediterraneo. In 20 anni di esperienza abbiamo verificato infatti, che, se anche le altre regole della dieta sono applicate in modo corretto, sono sufficienti, mediamente 4 o 5 pasti in una settimana a base esclusivamente proteica (carne magra o pesce + verdure, con olio oppure sostituendo le proteine animali con derivati della soia o seitan) per ottenere un risultato soddisfacente in termini di diminuzione del peso. In ogni caso, durante la giornata, l’apporto di carboidrati è comunque garantito da una buona colazione, da uno spuntino e da una merenda e da un altro pasto in cui sono sempre presenti alimenti a base di glucidi complessi. Effettivamente tutti i principi nutrizionali sono ben rappresentati nell’arco della settimana. Come dicevamo, questo è solo un passo che però deve portare a dare degli strumenti di PADRONANZA nella gestione alimentare e deve indicare un cammino che, alla fine, porterà comunque alla realizzazione della PIRAMIDE DELLA NUTRIZIONE IMMUNO GENO FUNZIONALE.